L’eiaculazione precoce, definita come “l’eiaculazione persistente o ricorrente con minima stimolazione prima, durante o immediatamente dopo la penetrazione e prima che la persona lo desideri”, rappresenta uno dei più frequenti motivo di consulto andrologico.

Rappresenta la piu’ frequente disfunzione sessuale maschile, ed incide in maniera determinante sulla sessualita’ di coppia, perche’, quando non diagnosticata e trattata adeguatamente, puo’ fortmente compromettere l’autostima del soggetto ed incidere sul benessere sessuale sia del soggetto che della sua partner.

DIAGNOSI

E’ sempre basata sull’individuazione (o per meglio dire sull’esclusione) di:

– anomalie morfologiche del pene (ad esempio il frenulo breve)

– condizioni infettive-infiammatorie a carico della prostata (prostatite)

Tali patologie, quando presenti, devono essere opportunamente trattate.

Nella maggior parte dei casi, in assenza di una causa dimostrabile, l’eiaculazione precoce deve essere considerata un disturbo del comportamento sessuale, determinato da alterazioni di carattere psicologico.

TERAPIA

La terapia dell’eiaculazione precoce si basa essenzialmente sull’impiego di farmaci che riescono a trattare efficacemente piu’ del 90% dei soggetti.

Il farmaco attualmente piu’ impiegato nella pratica clinica e’ la dapoxetina. Questo rappresenta il primo farmaco orale, appartenente alla categoria degli antidepressivi, riconosciuto specificamente per la terapia dell’eiaculazione precoce. Esiste nelle dosi da 30 e 60 mg, ed il grande vantaggio rispetto alle molecole precedentemente impiegate come la paroxetina, consiste nel fatto di poter essere impiegato “al bisogno”, assumendolo 1-2 ore prima del rapporto sessuale.

In alternativa possono essere impiegati farmaci ad azione anestetica locale, che hanno pero’ il problema di prolungare eccessivamente l’eiaculazione, oltre a poter dare un effetto anestetico sulla partner nel corso della penetrazione vaginale.

Domande frequenti

1. Come si fa a comprendere qual e’ il tempo giusto per eiaculare?

L’obiettivo di una relazione sessuale e’ che sia l’uomo che la donna siano soddisfatti e possano raggiungere l’orgasmo.
Indipendentemente del tempo che l’uomo impiega per eiaculare, l’obiettivo e che lo faccia in maniera piu’ o meno contemporanea alla sua partner, e facendo in modo che il rapporto sia soddisfacente per entrambi. Questo e’ il motivo per cui risulta estremamente difficile “quantizzare” i tempi di un’eiaculazione normale ed anche definire la presenza di un’eiaculazione precoce.

Sulla base di molti studi clinici ed epidemiologici effettuati, attualmente si considera precoce un’eiaculazione che avviene entro 1-2 minuti dall’inizio della penetrazione.

2. Esistono trattamenti alternativi alle terapie con farmaci?

Esistono delle indicazioni comportamentali che possono essere di estremo aiuto nell’ottimizzare i risultati ottenuti con la terapia farmacologica, anche se gli effetti positivi tendono a dissolversi nel tempo. Fra queste indicazioni esistono le tecniche comportamentali per controllare il riflesso eiaculatorio, come la tecnica di interruzione volontaria dello stimolo o quelle di controllo sulla funzione dei muscoli che controllano l’eiaculazione.